Le Proposte dell'Istituto Tutela Produttori Italiani

PROPOSTE 2020

MADE IN ITALY MANIFESTO 2020 - RILANCIO ECONOMICO DELL'ITALIA E DEL SISTEMA PRODUTTIVO

  1. Made in Italy
    La sostanza la normativa
  2. I Centri Storici
    Tra opportunità e prospettive
  3. Viabilità
    Passare dalle auto alle persone
  4. Fare impresa in Italia
    Detassazione decontribuzioni sburocratizzazione
  5. Il ritorno del prodotto
    Le arti nel valore nella storia d'Italia
  6. Nuovi Investimenti
    Finanziamenti agevolati e lungo termine
  7. Ospitalità Italiana
    Tutela e Valorizzazione delle strutture con contenuti e trasparenza
  8. Certificazione
    Igienico sanitaria e di sicurezza sui prodotti extra CEE
  9. Falsa pubblicità
    la pubblicità sul minor prezzo deve essere vietata perché ingannevole in quanto è possibile trovare sempre ed ovunque un prezzo più basso

FINANZIAMENTI A LUNGO TERMINE PER UNA RIPARTENZA RIF: EMERGENZA CORONA VIRUS

Egr. Presidente Prof. Avv. Giuseppe Conte,

ci dispiace doverla ancora una volta disturbare ma la situazione è grave oltre limite. Le Imprese che stanno lavorando e che lavoreranno nei prossimi mesi saranno solo quelle per le emergenze mentre le altre sono ferme ed allo stremo dopo l'avvento del Corona virus e da oltre10 anni di crisi economica prolungata.

Abbiamo sentito numerosi Istituti di credito che ci hanno garantito finanziamenti alle Imprese a 18 mesi con rimborso a decorrere da settembre. Risorse che possono servire forse ad arginare la situazione ma assolutamente inconsistenti per riprogettare una ripartenza ed un futuro.

Presidente è oramai ineludibile ipotizzare l'attivazione di un PRESTITO D'ONORE. Un secondo PIANO MARSHALL con un finanziamento trentennale a tasso 0, con garanzia dello Stato, alle Imprese che producono in Italia, per importi nel limite massimo del volume di affari dell'anno precedente. Decorrenza rimborso dal 2021.

Un finanziamento che non comporta alcuna spesa per lo Stato ma un chiaro sostegno al sistema produttivo per un fattivo futuro a vantaggio di tutta la comunità italiana.

Confidiamo nella sua cortese attenzione. Con grande aspettativa attendiamo fiduciosi. Il Presidente Prof.Walter Martini

STATO DI EMERGENZA - LA MANIFATTURA ITALIANA E' LA SPINA DORSALE DEL PAESE SE CROLLA CROLLA IL PAESE

Il quadro economico mondiale già da diversi anni é in una continua trasformazione premiando il basso prezzo rispetto la qualità e l'origine. Certo è che la non trasparente riconoscibilità dell'originale Made in Italy, connessa all'assoluto disinteresse della UE, ha fortemente penalizzato il vero prodotto Italiano. Il settore manifatturiero Italiano continua a perdere posti di lavoro e risulta sempre meno competitivo nel mondo.

Corona virus ha decisamente amplificato il problema con il timore di un futuro ancora più incerto. In quest'ultima settimana si sono verificate le chiusure di numerose manifestazioni fieristiche. Nonostante i rinvii abbiamo la quasi certezza che l'afflusso anche alle successive manifestazioni sarà radicalmente ridotta oltre alla conclamata limitazione ai movimenti dei nostri Imprenditori. Nell'immediato ci sono comunque prospettive e azione per contrastare la deriva e porre le basi per una inversione di tendenza.

In primo luogo i Produttori Italiani sono assolutamente chiamati a fare sinergia per limitare i danni. Tre sono le azioni principali:

1. Mantenere l'occupazione per non perdere le residue professionalità dei propri addetti.

2. Evitare di partecipare alle manifestazioni fieristiche che costituiscono un ambiente equivoco che favorisce solo le Aziende che delocalizzano e che ottengono un vantaggio competitivo sul minor prezzo dei prodotti conseguiti con lo sfruttamento della manodopera impiegata nei paesi poveri.

3. Rilanciare il marchio Made in Italy con una qualificata certificazione per garantire il consumatore sulla vera origine e qualità del vero prodotto Italiano.

Si richiede un qualificato intervento del Governo per destinare nuovi fondi:

1. L'immediata riapertura dei Bandi sui voucher all'esportazione con un consistente rifinanziamento in modo che le Imprese si possono avvalere di qualificati professionisti come affiancamento alle esportazioni.

2. Riposizionare i fondi, oggi destinati ad agevolare le Imprese che partecipano alle manifestazioni fieristiche all'estero, a favore della apertura di showroom permanenti, di un ampio gruppo di Produttori Italiani, nelle maggiori città del mondo a partire da Mosca, New York, Tokyo, Dusseldorf e Shanghai Dubai e Milano.

L'iniziativa inizialmente da destinare a Imprese del settore moda per poi essere allargata a tutti i settori manifatturieri.

Avere contezza di adeguati stanziamenti ci consentirà di inoltrare un articolato progetto immediatamente operativo.

MANIFESTO DEI PRODUTTORI ITALIANI

MANIFESTO DEL MADE IN ITALY - Organizzazione Nazionale a tutela del Prodotto Italiano di qualità 100% Made in Italy

  1. Il Made in Italy è il prodotto realizzato in Italia.
  2. Marchio Made in Italy è di proprietà dello Stato Italiano, il cui uso viene concesso esclusivamente alle Imprese che realizzano il prodotto interamente in Italia. La gestione della concessione e del controllo del marchio deve essere data a Consorzi Nazionali di Garanzia e\o Istituti di Tutela.
  3. Il Certificato di Origine Made in Italy è rilasciato dalle Camere di commercio senza l’autorizzazione all’etichettatura Made in Italy dei prodotti.
  4. Tutti i prodotti made in debbono essere etichettati a livello italiano ed europeo, esclusivamente ai fini doganali. L’etichettatura Made in Italy potrà essere effettuata esclusivamente dalle Imprese che producono interamente in Italia.
  5. Tutti i prodotti provenienti fuori dall'Italia debbono essere dotati della certificazione Igenico-Sanitaria di Sicurezza a tutela dei Cittadini. La Certificazione Igenico-Sanitaria di Sicurezza dovrà essere rilasciata, prima dell'importazione dei prodotti, esclusivamente da Istituti di certificazione analisi test prodotti residenti ed operanti in Italia.
  6. Al fine di consentire una qualificata distribuzione del prodotto italiano sul territorio sono previsti piani di recupero ambientali dei Centri Storici e dei Borghi al fine di realizzare dei centri commerciali naturali con soli ed esclusivi prodotti italiani.
  7. La prima agevolazione consiste nel reinserimento dell'agevolazione sull'acquisto e sulla ristrutturazione degli immobili dei Centri Storici. I siti inseriti nei piani di recupero ambientale deliberati dai Comuni avranno una tassazione fissa di 500 euro invece del 9% con relativa modifica della Legge 14 Marzo 2011 n°23 riguardante le disposizioni in Materia di federalismo fiscale.
  8. Al fine di determinare un’ammodernamento dell’edilizia privata sia in termini di manutenzione straordinaria che di messa in sicurezza, anche con l’inclusione del Piano Casa, saranno previste agevolazioni degli oneri urbanistici di almeno il 50% con l’esclusiva attivazione della Scia. Concentrazione delle risorse pubbliche esclusivamente sui Voucher all'Internazionalizzazione finalizzati alla migliore organizzazione e competizione internazionale delle Imprese.
  9. Agevolazioni per la Reindustrializzazione delle Eccellenze tradizionali tipiche locali.
  10. Soppressione e recupero di tutti i contributi ed agevolazioni per le imprese che delocalizzano entro i 10 anni dall'ottenimento.
  11. Inasprimento delle norme a contrasto dell’anticontraffazione e delle elusioni.
  12. Inasprimento delle sanzioni per abuso delle indicazioni mendaci e fallaci sul Marchio Made in Italy.

PROPOSTE 2019

FARE IMPRESA IN ITALIA - DETASSAZIONE, DECONTRIBUZIONE, SBUROCRATIZZAZIONE

Le Problematiche

  1. La burocrazia e la tassazione stanno decimando l’Artigianato Italiano e le PMI
  2. L’Italia è al 51esimo posto (-5 posizioni ) su 190 paesi per semplicità di fare business (Germania 24°, Spagna 30°)
  3. L’Italia è al 118esimo posto per pressione tributaria e nella zona Euro; l’Italia è il 3° Paese per pressione tributaria percentuale con il 30,1%, la Francia è al 4° posto ( 28,8% ), la Germania al 12° con il (22,8%) e la Spagna al 15° (21,7%)
  4. L'Italia è la terza più grande economia della zona Euro, ma il suo debito pubblico eccezionalmente alto e gli ostacoli strutturali alla crescita lo hanno reso vulnerabile al controllo dei mercati finanziari. ( fonte CIA Fact-book)
  5. Incertezza dei tempi e delle procedure con la Pubblica Amministrazione

Le Questioni

  1. 100 Tassazioni e 14 grandi scadenze per le imprese es. (Ires, Irpef, Irap )
  2. Lo scadenzario Fiscale conta mediamente 40 adempimenti mensili contabili\amministrativi
  3. Ci sono 4 diverse Agenzie da contattare per la gestione burocratica dell’Impresa
  4. -Agenzia delle Entrate -Inail - Inps - Camera di Commercio
  5. Circa 3500 € per l’apertura della nuova Partita Iva
  6. -Atto notarile -Libri contabili -Tasse -PEC/Firma digitale -P.Iva

Le Soluzioni

  1. Testi Unici
  2. Sportelli Unici
  3. Gli Standard

IL RITORNO DEL PRODOTTO - LE ARTI IL VALORE NELLA STORIA D’ITALIA

Lo Stato dell'Arte

  1. Attualmente l'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti UNESCO inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità.: 54 siti di cui: 5 sono siti naturali e 49 sono città, luoghi e architetture frutto delle Arti Italiane
  2. L’Italia è il 5° Paese per registrazione di Marchi e Brevetti al pari della Svizzera, nonostante ciò si attesta circa al 50% in meno rispetto a USA (1°) e Germania (2°) che sono leader alla pari per richieste di registrazione. (fonte WIPO)
  3. L’Italia è al 24° posto al Mondo per Investimenti Percentuali in Ricerca e Sviluppo con una % del Pil pari al 1,29%. Al top Israele, Sud Corea e Svizzera rispettivamente con il 4,25%, 4,23% e 3,37% (fonte Data Bank su dati Unesco Stats )
  4. In Italia la lenta diffusione delle innovazioni rallenta la produttività nonostante l’avvento di nuove tecnologie potenzialmente in grado di farla crescere: es. Internet of Things (IOT) e Intelligenza Artificiale (AI).

Le Problematiche

  1. L'economia Italiana è guidata in gran parte dalla produzione di beni di consumo di alta qualità prodotti da piccole e medie imprese
  2. Esiste nel mondo abbondanza di merci, atte a soddisfare le esigenze più varie, sia primarie che emozionali.
  3. Il prodotto Italiano non caratterizzato da basso prezzo e notorietà continua a perdere competività.
  4. Un manufatto derivante da tradizione e tipicità acquista un'accelerazione di vendita superiore del 50% rispetto ad un prodotto di tipo standard.

Le Arti Storiche Italiane

E' utile dare uno sguardo ad alcune arti.

  • Preistoria: ceramica, utensili per la lavorazione del terreno, armi da difesa e da caccia, ornamenti...
  • Romani: vasai, orefici e argentieri, fabbri, falegnami, tintori, lavandai, fornai, architetti, ingegneri, muratori, carpentieri,tipografi, produttori di strumenti musicali...
  • Rinascimento: Arti maggiori-giudici, mercanti, medici e speziali, lanai, pellicciai, setai...
  • Arti Minori: fabbri, calzolai, maestri di pietra e legno, vinattieri, macellai, fornai, tessitori...
  • Periodo della "rivoluzione scientifica"dal 1543 (Copernico),al 1687
  • (Newton). Nel Seicento si caratterizza nell'opera di Galileo.

Nascita della scienza e della tecnologia

  • La scienza è stata creata dagli scienziati ma si è sviluppata con la tecnologia di macchine e strumenti.
  • Scienza, industria e tecnologia si intrecciarono con la prima Rivoluzione Industriale
  • La prima R.I. interessò il settore tessile e metallurgico (spoletta e macchina a vapore) nella seconda metà del '700.
  • La seconda R.I. partì dal 1870 con l'introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio.
  • La terza R.I. partì nel 1970, con l'introduzione massiccia dell’elettronica, delle telecomunicazioni e dell'informatica nell'industria.

Le Soluzioni

  • Recupero delle arti tradizionali per creare nuovi prodotti ad esse ispirati e utilizzanti le nuove tecnologie, in particolare l'Intelligenza Artificiale,
  • Incentivazione delle aziende a fare ricerca nell'ambito delle nuove tecnologie.
  • Stimolare le aziende a concepire prodotti tradizionali, ma con metodi altamente innovativi, e che uniscano tradizione, tipicità e modernità.

Le Azioni

  • Acculturamento nelle moderne tecnologie e loro uso sistematico, al fine di creare prodotti ispirati alla tradizione artigianale, con tempi, qualità e soluzioni innovative.
  • Investimenti delle aziende in tecnologie e ricerca.
  • Assunzione di personale con skills adeguati all'uso delle nuove tecnologie e all'attività di ricerca.
  • Rilancio dei distretti produttivi con caratteristiche innovative: sinergia tra ricerca, produzione, tutela e distribuzione.

MADE IN ITALY - LA QUESTIONE IN QUALE NORMATIVA

Le Problematiche della Manifattura

  1. Estrema frammentazione del Sistema produttivo.
  2. Elevati costi di manifattura a seguito dell'elevato costo del lavoro e del basso quantitativo di produzione.
  3. Crisi internazionale della vendita di merci, che ha determinato un eccesso di prodotti sul mercato e una riduzione della capacità di acquisto da parte del consumatore.
  4. Assoluto non riconoscimento del prodotto Italiano di qualità, anche a seguito di falsificazioni ed elusioni.
  5. Inesistenza della tutela e valorizzazione del “Marchio” Made in Italy

Le Attuali Leggi di Riferimento

  1. Cos’è il Made in Italy
  2. Il Codice Doganale aggiornato del 23 Aprile 2008 definisce l'origine delle merci (Made in) con l'individuazione della prevalenza e finitura dei manufatti. La prova dell’origine viene da una dichiarazione doganale o camerale (Art. 37 del Codice Doganale Aggiornato).
  3. La Legge (166/2009) definisce il 100% Made in Italy per il Settore Moda senza l’emanazione dei decreti attuativi.
  4. Svizzera, America, Canada ed altre nazioni hanno limitato l’uso dell’etichettatura “Made in” alle manifatture realizzate sul territorio nazionale oltre il 60%. Attribuendo al prodotto locale un valore aggiunto e non una semplice origine

Le Soluzioni

  1. Marchio di Stato
  2. Lotta alla contraffazione Proposta di legge Paxia ed altri
  3. Marchi storici da tutelare tutti i marchi con prima registrazione in Italia
  4. Contrasto all’Italian Sounding a cura dei singoli Stati Esteri a seguito di accordi bilaterali internazionali

I CENTRI STORICI TRA OSPITALITÀ, OUTLET E DISTRETTI PRODUTTIVI

La Ricerca nazionale

  1. Outlet Village (32)
  2. Albergo Diffuso (65 )
  3. Centri Commerciali naturali e Tradizionali Tipici (55 )
  4. Piani di marketing Territoriale Urbano (25 )
  5. Distretti Industriali censiti dall’Istat (114 )
  6. Provincie e relativi capoluoghi (107 )
Link > lapiazza.madeinitaly.org/progetto

lo stato dell’arte

  1. Eccesso di prodotti sul mercato internazionale
  2. Continua e crescente chiusura delle attività industriali
  3. Continua e crescente chiusura delle attività artigianali
  4. Continua e crescente chiusura delle attività commerciali
  5. Continua e crescente disoccupazione di laureati e professionisti
  6. Continua e crescente modificazione delle produzioni e dei servizi
  7. Crescente riduzione della circolazione finanziaria

Le Problematiche

  1. Come far ripartire l'economia
  2. Come creare posti di lavoro
  3. Come ristrutturare i centri storici
  4. Come rivitalizzare le piazze
  5. Come creare un luogo per mettere in evidenza i prodotti di Qualità Italiana
  6. Per quale clientela
  7. Come attrarre clientela
  8. Come rilanciare il commercio
  9. Come rilanciare l'artigianato
  10. Come rilanciare l'ospitalità
  11. Come utilizzare i nuovi professionisti e progettisti
  12. Come utilizzare le nuove figure professionali informatiche linguistiche
  13. Come rilanciare l'attività edile

Le Soluzioni

Rilancio dei Centri Storici e dei Distretti produttivi inun sistema Combinato esperienziale di shopping, cultura ed accoglienza
  1. Commercio Retail ed Outlet di prodotti di Origine e Qualità Garantita: -del Distretto - Brand -Tipicità locali
  2. Ospitalità in Hotel, B&B e Residenze Storiche
  3. Caratterizzazione dei locali e tipicità
  4. Cultura
  5. Sistemi di servizi, trasporti e soste
RIFINANZIAMENTO DELLA LEGGE 457 DEL 5AGOSTO 1978 SULL’INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Le Città dei Distretti

Si è proceduto ad individuare 68 potenziali città target del progetto aventi i seguenti requisiti:
  1. Distretto produttivo con un prodotto caratterizzato (censimento imprese per settore Ateco)
  2. Città con più di 20.000 abitanti e di riferimento per la provincia (censimento abitanti della città e della prov.)
  3. Presenza di Tipicità locali Agroalimentari (censimento delle Tipicità locali Doc, Dop, Igp)
  4. Presenza nel territorio di Brand Noti legati al distretto produttivo
  5. Presenza di Strutture di Ospitalità ( Alberghi, ospitalità extra-alberghiera e aree di campeggio)
Link > madeinitaly.org/distretti

RIPROGETTAZIONE DELLA VIABILITA' DALLA MOBILITA' DELLE AUTOMOBILI A QUELLA INDIVIDUALE

Le Problematiche

  1. Il trasferimento di persone in Italia prevalentemente su mezzo proprio
  2. Prevalente circolazione di mezzi attivati da non professionisti
  3. Viabilità progettata per le auto e non per le persone
  4. L’Italia è uno dei paesi con la maggiore mortalità stradale causata da investimenti a pedoni o su cicli

Le Questioni

  1. Quasi impossibilità dell’uso dei mezzi pubblici presenti quasi esclusivamente su medie e grandi città
  2. Impossibilità dell’uso dei mezzi leggeri in tutte le periferie
  3. Carenza di marciapiedi e piste ciclabili
  4. Gestione e manutenzione delle strade, ambienti e verde connesso in via saltuaria e occasionale ed in stato di quasi monopolio

Le Soluzioni

Passare da una viabilità progettata per le auto ad una viabilità tagliata sulla persona

Oggi le strade sono progettate solo per gli automezzi con sporadiche presenze di marciapiedi e di piste ciclabili

Il prossimo decennio dovrebbe essere caratterizzato dal multiuso della viabilità auto-persone-veicoli leggeri ( bici \ monopattini ) e l’estrema professionalizzazione dei conducenti.

Circolazione riservata a mezzi pubblici tram bus taxi o mezzi privati guidati esclusivamente per lavoro

Conclusioni

Fra 10 anni avremmo riordinato la mobilità d’Italia.

Tutti i protagonisti potranno liberamente accedere a trasporti efficenti ed economici.

Deciso incremento di servizi di qualità intorno ad un manufatto con ampia fruibilità da parte del cittadino

Attivazione di finanziamenti con esclusivi fini collettivi cofinanziabili dalla Comunità Economica Europea

PROPOSTE 2018

TUTELA DEL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO

Le problematiche

  1. Il manufatto Italiano è diverso da quello straniero ?
  2. Il manufatto Italiano ha un valore aggiunto ?
  3. Il manufatto Italiano merita di essere tutelato ?
  4. Il manufatto Italiano risponde agli stessi requisiti di qualsiasi altro Made In (Thailandia, India) ?
  5. A cosa corrisponde il Made in Italy ?
  6. Può essere classif icato come un Marchio Aziendale?
  7. Può essere tutelato con la stessa normativa della tutela dei marchi e brevetti ?
  8. Perché abbiamo l'etichettatura ?
  9. Perché un marchio sottostà ad una prevalenza ed una finitura prevalente e non esclusiva ovvero totale ?
  10. Perché una legge sul 100% Made in Italy ?

Lo Stato dell'Arte

  • NORMATIVA EUROPEA REGOLAMENTO CE N.450/2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO
    • 1. Le merci interamente ottenute in un unico paese o territorio sono considerate originarie di tale paese o territorio. 2. Le merci alla cui produzione hanno contribuito due o più paesi o territori sono considerate originarie del paese o territorio in cui hanno subito l'ultima trasformazione sostanziale. Articolo37 - Prova dell’origine [...]Un documento che prova l’origine può essere rilasciato nella Comunità se lo richiedono le esigenze del commercio.[...]
  • LEGGE 20 NOVEMBRE 2009 N. 166 RICONOSCE IL PRODOTTO REALIZZATO INTERAMENTE IN ITALIA 100% MADE IN ITALY
    • Art.16 1. Si intende realizzato interamente in Italia il prodotto o la merce, classif icabile come made in Italy ai sensi della normativa vigente, e per il quale il disegno, la progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti esclusivamente sul territorio italiano.

Come intervenire

  1. LA PIENA ATTUAZIONE DELLA LEGGE 166/2009
    • Legge, anche attraverso la Certif icazione del Made in Italy; la Certificazione, ad oggi, viene rilasciata solo dall' Istituto Tutela Produttori Italiani ma, in un futuro, qualunque altra società o ente preposto alla Certif icazione di prodotti potrebbero rilasciarla.
  2. FARE DEL MADE IN ITALY UN MARCHIO NAZIONALE
    • Sarebbe auspicabile eliminare dalla legge 166 ogni riferimento a "100%", interamente", "totalmente", "etc", dalle definizioni di Made in Italy presenti nell' art. 16 della suddetta Legge, e far passare un messaggio chiaro ed incontrovertibile: chi appone su un'etichetta, un depliant o in qualsiasi altro documento la dicitura Made in Italy lo fa solo perché produce interamente in Italia, altrimenti nessuno può essere autorizzato all'uso del marchio Made in Italy.

ATTIVITA' PRODUTTIVE ED ECONOMIE LOCALI

Le problematiche

  1. Come far ripartire l'economia ?
  2. Come creare posti di lavoro ?
  3. Come ristrutturare i centri storici ?
  4. Come rivitalizzare le piazze ?
  5. Come creare un luogo per mettere in evidenza i prodotti di qualita' italiana ?
  6. Per quale clientela ?
  7. Come attrarre clientela ?
  8. Come rilanciare il commercio ?
  9. Come rilanciare l'artigianato ?
  10. Come rilanciare l'ospitalita' ?
  11. Come utilizzare i nuovi professionisti e progettisti?
  12. Come utilizzare le nuove figure professionali informatiche linguistiche ?
  13. Come rilanciare l'attivita' edile ?

Lo Stato dell'Arte

  • CENTRI STORICI
    • Immobili residenziali e negozi abbandonati
    • Sistema di Ospitalità occasionale
    • Servizi alle persone e alle cose quasi inesistenti
    • Ambienti Obsoleti
    • Cultura è un costo non una risorsa ne una qualificata attrazione
    • Sistema produttivo decisamente frammentato ( media di 10 distretti per Regione, oltre 300 Prodotti Tipici Riconosciuti)
    • Legge 457 del 5 agosto 1978 sull’ individuazione delle zone di recupero del patrimonio edilizio esistente. Non Rifinanziata
  • ATTIVITÀ PRODUTTIVE E ECONOMIE LOCALI
    • Le Attività produttive non hanno una rete distributiva comune
    • Elevato depauperamento del prodotto in virtù dei moltiplicatori della distribuzione. (prezzo al consumatore dalle 3 alle 5 volte superiore al costo di produzione )

Le Prospettive


CREAZIONE DI UN SISTEMA DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE CON IL RILANCIO DEI CENTRI STORICI UN NUOVO SISTEMA COMBINATO ESPERIENZALE DI SHOPPING, CULTURALE E RESIDENZALE

  1. IL RILANCIO DEI CENTRI STORICI PRESUPPONE:
    • Ospitalità
    • Outlet e commercio
    • Hotel Diffuso
    • Prodotti Tipici Locali
    • Cultura
    • Servizi e Soste

LA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE

Le problematiche


  1. 1. Perché sostenere le Imprese che vanno all'estero?
  2. E' bene sostenere l'esportazione?
  3. E' bene sostenere la delocalizzazione?
  4. E' bene sostenere la cooperazione?
  5. Cosa si aspetta il sistema produttivo?
  6. Quali i vantaggi di un sostegno all'esportazione?
  7. Quali oggi gli strumenti messi in campo per l'esportazione?
  8. Quali le prospettive dell'esportazione?
  9. Quali i partner?
  10. Quali i mezzi?
  11. Quali le Iniziative?

Lo Stato dell'Arte


  • IMPRESE SPESSO NON ORGANIZZATE ALLA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE ED ALL’APPROCCIO CONCRETO DEI MERCATI ESTERI

  • FRAMMENTAZIONE DEGLI STRUMENTI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE PRODUTTIVE
      Enti erogatori di Incentivi alle Imprese:
    • Ministeri
    • Camere di commercio
    • Province
    • Regioni
    • Associazioni
    • Consorzi

  • VOUCHER MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO PER LA FORNITURA DI SERVIZI DI EXPORT ALLE IMPRESE - TEMPORARY EXPORT MANAGER

Le Soluzioni


FARE IN MODO CHE L’IMPRESA ITALIANA SIA STRUTTURATA A COMPETERE SUI MERCATI INTERNAZIONALI

  1. Sostenere il potenziamento dell’Azienda affinchè possa competere sui mercati esteri:
    • Export
    • Ricerca
    • Comunicazione e Marketing
    • Controllo Qualità Prodotto

  2. CONCENTRARE GLI INCENTIVI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE CON UN UNICO STRUMENTO BEN IDEATO

  3. PREDILIGERE L’INCENTIVAZIONE DIRETTA ALLE IMPRESE PIUTTOSTO CHE ATTRAVERSO ENTI TERZI

PROPOSTE 2016

STOP AL FALSO MADE IN ITALY

L'ISTITUTO TUTELA PRODUTTORI ITALIANI LANCIA LA PETIZIONE 2016 A TUTELA DEL VERO PRODOTTO ORIGINALE ITALIANO E CONTRO TUTTE LE PRODUZIONI DI DUBBIA ORIGINE
  1. Solo i prodotti di comprovata origine interamente Italiana debbono poter avere la possibilità di riportare l'etichettatura "Made in Italy"
  2. Deve esser fatto divieto di utilizzo dell'etichetta "Made in Italy" sulle produzioni di non chiara origine italiana o anche solo parziale produzione estera.
  3. In caso di lavorazioni nazionali ed internazionali in etichetta saranno riportate tutte le nazioni.
  4. Ai soli fini doganali valgono le attuali normative nazionali ed internazionali sul "Made in"

PROPOSTE 2014

IL RILANCIO DEI CENTRI STORICI E DELLE PIAZZE, LUOGHI DEL VERO MADE IN ITALY - LE PIAZZE DEL MADE IN ITALY

L'iniziativa prevede di riqualificare e rilanciare i Centri Storici e le economie locali in un ottica moderna, professionalizzando la gestione dei beni culturali, affiancando i prodotti tradizionali tipici, le eccellenze locali, ai prodotti di Outlet. Il tutto all'interno di un sistema di Viabilità, soste e di servizi efficenti.

  1. La Cultura e l'Architettura presenti sulla stessa Piazza sulla città o attraverso un museo diffuso sul territorio debbono rientrare in un articolato sistema di gestione del target nazionale ed internazionale individuato.
  2. I Prodotti tradizionali Tipici Locali e le eccellenze dei relativi distretti produttivi, (Agroalimentari e non) dovranno essere presenti almeno per un terzo sulla “Piazza” e negli ambiti limitrofi con propri “negozi “
  3. Ospitalità ed Intrattenimento Tutto quello che viene rappresentato dal territorio in termini agroalimentari dovrebbe essere “degustato” e “vissuto” nell'ambito della “Piazza”.
  4. Commercio Apertura di Outlet in numero e qualità sufficienti a determinare una qualificata ricettività affiancandoli a Boutique di Prodotti Tradizionali tipici Locali e delle eccellenze di distretti produttivi locali.
  5. Accessi e Soste Auto l'area del centro storico dovrebbe essere servita perfettamente dal trasporto pubblico urbano ed organizzata per la sosta delle auto.
  6. Servizi (Banca, Spedizioni, Giochi per bambini, Toilette, wi-fi, etc) dovrebbero essere presenti in Piazza e gestiti in modo assolutamente professionale.
  7. Segnaletica ed arredo urbano la segnaletica deve essere semplice e chiara in tutto il territorio e l'arredo urbano all'altezza del “Salotto Buono” (vedasi Outlet Mc Arthur Glenn, Outlet Village Valmontone, etc)
  8. Le attività promozionali collettive dovrebbero essere affidate ad una agenzia specializzata.

PROPOSTE 2013

IL RILANCIO DELL'ITALIA SI PUÒ FARE SUBITO IN 3 MOSSE E A COSTO ZERO.

I-A MOSSA> L'ETICHETTATURA MADE IN ITALY LEGATA AL CODICE A BARRE.

Il sistema consente di applicare un sistema anticontrafazione semplice ed efficace. E' rintracciabile il produttore, è rintracciabile chi ha stampato l'etichetta con il codice a barre. Nessun prodotto potrà uscire dall'italia senza l'applicazione di questa etichettatura. Come questa etichetta non potrà mai uscire dall'Italia senza che accompagni il prodotto italiano. Con questo sistema si dovrebbe ridurre almeno del 80% l'uso improprio e contraffatto del marchio Made in Italy. L'avvento di questa normativa non modifica nessun regolamento comunitario ed internazionale, inserisce solo un sistema di anticontraffazione. E' sufficiente una legge sull'etichettatura da parte del ministero dello sviluppo economico in materia di lotta alla contraffazione.

II-A MOSSA>> TUTELA DEL MARCHIO DI QUALITÀ 100% MADE IN ITALY CERTIFICATO.

Tutela del marchio di qualità 100% Made in ITaly certificato. Significa elevare la qualità originale italiana al brand del sistema produttivo italiano. Un marchio rappresentativo dell'eccelenza che si ripropone di rappresentare il vero valore della creatività e della manifattura italiana nel mondo. La normativa è già in essere con la legge 166, basta un decreto attuativo che disponga l'uso su base certificativa.

III-A MOSSA>>> CERTIFICAZIONE IGIENICO SANITARIA E DI SICUREZZA DEI PRODOTTI EXTRA CEE.

Molti paesi esteri hanno vigente questa normativa a tutela dei propri consumatori (Russia, Cile, etc.). Non è una normativa che tenta di creare barriere doganali ma a salvaguardare la salute dei cittadini. Un paese come l'Italia, eccellenza del mondo, non può ammettere che vi sia un'importazione di prodotti nocivi. Con le cautele necessarie non vi sarà limite all'importazione di alcun prodotto. E' sufficiente una legge da parte del ministero della salute.

Ulteriori Informazioni

Per approfondimenti e per concordare la partecipazione è possibile contattare la coordinatrice: Dott.ssa Cristiana Pancalletti 0734 605484 segreteria@madeinitaly.org

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